domenica 23 dicembre 2012

Molto bene, la parte sana di Venaria c’è e risponde ! E’ la conferma di una insofferenza ormai conclamata verso un modo di amministrare la città che da troppi anni non produce più risultati accettabili; ma è anche la dimostrazione che c’è voglia di costruire un cambiamento in prima persona, senza più delegare l’impegno a politici improvvisati, impreparati e inconcludenti. Quindi tiriamoci su le maniche e allarghiamo il dibattito a tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi a fare qualcosa di utile per Venaria: diamo spazio all’entusiasmo dei giovani qqQ  ma non rinunciamo alla saggezza di chi ha i capelli bianchi, offriamo pari opportunità a donne e uomini, a studenti e pensionati, a disoccupati e lavoratori, cerchiamo volti nuovi di persone serie e oneste dotate di cuore e di cervello, ma soprattutto libere da ogni condizionamento di parte. La coscienza civile prevale solo quando ci si affranca dall’asservimento economico e da quello partitico: bisogna lavorare non per l’interesse personale ma per il bene della nostra città !

9 commenti:

  1. La mia principale insofferenza deriva dalla sensazione che Venaria Reale si trovi in provincia di Reggio Calabria invece che in provincia di Torino ! Non è una questione di razzismo ma forse per recuperare la storia e per valorizzare le tradizioni del territorio bisognerebbe dare pari opportunità anche ai "venariesi nostrani" invece di avere una giunta e un consiglio comunale ad alta densità di calabresi !

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    1. Hai ragione Fabio, però devi sapere che, nel tempo passato, i "venariesi nostrani"si sono un po' disinteressati della questione politica, per i motivi più disparati, lasciando così la propria città in mano a persone a cui, probabilmente, della stessa fregava poco o nulla...e quando succede così, poi bisogna lavorare molto per ottenere nuovamente un equilibrio....ma si può fare...

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    2. Allora facciamolo ! Io sono pronto a lavorare sodo per dare il mio contributo. Comunque sono d'accordo con te "vespa", in parte è anche colpa di chi è rimasto troppo tempo a guardare senza dire nulla.

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    3. Ciao a tutti... Oggi, 25 dicembre, sperando il blog sia natale d'effettivo cambiamento, auguro buoni, futuri fasti, a chi cerca di migliorare: se stesso e insieme, la città dove vive.

      Quant'alle sensazioni di provincia espresse, considerata la multi culturalità venariese, considerato che io sappia non viene chiesto il paese di provenienza a chi ha voglia di fare, di lavorare per fine, di cercar coesione e di proporre, il nuovo e il vecchio che a volte vale, non credo sia questione di cortigiani reggiani, di "pro" asciutti calabri anziché nostrani, che nel proprio orto si pianti il tapinambur, o il peperoncino.

      La questione, o almeno gran parte di essa - come dite bene - sta nel disinteresse, non di campana ma piuttosto generale (oserei dir passato, visti i tempi ora forse maturi voglio sperare) e nel solito, piccolo e poco... civile e non lungimirante orticello, ove però, oggi quasi, non si sa più cosa piantare! Sì, c'è molto da lavorare.

      Sia di nuovo l'oggi... un buon Natale.

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    4. Il confronto di idee non deve essere una contrapposizione di etnie, dice bene Marco; ma anche recuperare storia e tradizioni del territorio è importante, come propone Fabio; infine siamo tutti d'accordo con "la vespa" che con il suo pungiglione ci stimola a lavorare duro per ottenere un nuovo equilibrio ! "equilibrio" è la paola chiave.

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  2. A chiunque voglia fare qualcosa di buono per questa città, io chiedo una maggiore attenzione per le fasce sociali più deboli e disagiate ! E' veramente vergognoso assistere allo sperpero di denaro pubblico che viene destinato a cose inutili mentre ci sono tante famiglie in grave difficoltà che vengono sistematicamente ignorate. Bisogna smetterla di pagare stipendi faraonici a dirigenti comunali e di società partecipate che spesso dimostrano di essere incapaci di svolgere le mansioni assegnate. Sono veramente indignata !

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    1. La tua indignazione è anche la nostra, Rosaria ! E' giusto pretendere che chi amministra un comune abbia come obiettivo primario il bene dei cittadini invece dei propri interessi personali; da troppo tempo ormai a Venaria questo non succede, quindi è arrivata l'ora di cambiare.

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  3. Chissà perchè a Venaria, nonostante ci siano persone e aziende del posto con competenze e referenze, quando serve qualcuno o qualcosa lo si va a cercare fuori dal territorio ! Abbiamo assessori che arrivano da Torino, dirigenti comunali e di società partecipate che arrivano da Settimo Torinese, come se a Venaria non ci siano persone altrettanto degne e preparate ! Perchè l'amministrazione comunale non favorisce il lavoro delle aziende e delle persone del territorio ?

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  4. La risposta è semplice, Fabio: le persone meschine tendono a circondarsi di collaboratori scadenti per paura che questi possano dimostrasi "più bravi" di loro ! Inoltre molte scelte sono frutto di una gestione clientelare tipica del malcostume politico. Dobbiamo fare tutto il possibile per rompere questi meccanismi e per privilegiare il lavoro dei residenti come insindacabile diritto.

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